Bridgestone Italia e l'Empowerment Femminile: Pausa Pranzo con le Protagoniste del Settore

In occasione della Settimana dedicata alla Donna, sono stata lo special guest di un talk speciale, un momento di riflessione e confronto sul ruolo femminile nel mondo del lavoro e nella società.

C'è un'energia particolare nell'aria quando una donna prende la parola e racconta la propria storia e ispira chi le sta intorno. L'11 marzo, nello stabilimento Bridgestone Italia di Modugno, si è respirata quella stessa energia. In occasione della Settimana dedicata alla Donna, sono stata lo special guest di un talk speciale, un momento di riflessione e confronto sul ruolo femminile nel mondo del lavoro e nella società.

Il richiamo del motore industriale pugliese, tra linee di produzione e innovazione tecnologica, si sono intrecciati con il mio racconto. Bridgestone, è tra i leader nella produzione dello pneumatico, posizionandosi tra i primi cinque marchi del settore a livello europeo. Evidentemente entrambi maciniamo km ogni giorno.

Ma l’azienda non si ferma qui: da tempo lavora anche per offrire un contributo importante alle sue persone e al territorio in cui opera. Oggi la sua produzione in Europa è presente a Bari, in Italia, ma anche in Spagna, Ungheria e Polonia.

Oltre alle attività di CSR (responsabilità sociale d’impresa), sta attuando progetti dedicati al DE&I (diversità, equità e inclusione), e l’invito a me non è stato casuale. il Managing Director Salvatore Carluccio, da sempre attento alla tematica, promuove e partecipa in prima persona a tali iniziative. 

Il mio viaggio professionale, fatto di scelte coraggiose e cambi di rotta, è stato al centro del confronto con le dipendenti e i dipendenti di Bridgestone.

Nella mensa aziendale, trasformata in uno spazio di condivisione, ho dialogato con la HR Business Partner di Bridgestone Italia Manufacturing SpA, Donatella Ontario, mettendo al centro una riflessione essenziale: l’evoluzione della donna nel mondo del lavoro.

"Non si tratta solo di pari opportunità, ma di un vero cambiamento nella mentalità collettiva. Il successo di una donna non dovrebbe essere visto come un’eccezione, ma come una possibilità normale, alla pari di quello di un uomo" ho sottolineato e ho visto negli sguardi delle persone davanti a me l’interesse e la consapevolezza che qualcosa, sì, sta cambiando.

La libertà di scegliere il proprio percorso è la vera rivoluzione. "A 20 anni pensiamo di aver trovato la nostra strada, ma a 40 potremmo scoprire che non è più quella giusta. E va bene così. La cosa più importante è ascoltarsi, capire cosa ci fa stare bene e trovare un modo per farlo diventare parte della propria vita professionale" ho raccontato.

"Oggi abbiamo la scelta. Non è sempre stato così. Le nostre madri e nonne non potevano immaginare certe opportunità, mentre noi possiamo essere imprenditrici, artiste, scienziate. Possiamo scegliere di lavorare, di non lavorare, di reinventarci. Non significa che sia facile, anzi, è difficilissimo, ma questa libertà è una rivoluzione"

Le sfide restano: la credibilità da conquistare, la conciliazione tra vita professionale e privata, il peso delle aspettative. "Se siamo assertive, siamo aggressive. Se siamo empatiche, siamo troppo emotive. Se siamo nervose abbiamo il ciclo, se siamo esuberanti dobbiamo imparare a farci da parte, se siamo curate e di bella presenza vogliamo stare al centro dell’attenzione. Il vero cambiamento arriverà quando non dovremo più giustificare la nostra presenza, la nostra voce, le nostre ambizioni" Ho visto molte teste annuire, molte persone rivedersi nelle mie parole.

Poi, una domanda personale: "Come ti descriveresti?". Ho sorriso. "Mi definisco una persona molto determinata ma terribilmente insicura. Per superare l’insicurezza, studio il doppio degli altri: questo mi rende serena quando affronto qualunque tipo di talk o di sfida. Anche la semplice presentazione di un libro. Leggo tutto in modo da condurre il lettore con sicurezza nel racconto. Per esempio quando sono arrivata in azienda da voi e ho compreso di essere lo “Special Guest” con la mia videata sui Ledwall ho pensato- Spero di non deludere le vostre aspettative". Ho percepito una connessione immediata con il pubblico: quante donne si sono riconosciute in questa necessità di prepararsi più degli altri per sentirsi all’altezza?

L’incontro è diventato un dialogo aperto su sfide e opportunità, sulle difficoltà di conciliare carriera e famiglia, e sulle strategie per trovare il proprio equilibrio. "Non sempre è facile, ma ho imparato che quando qualcosa ti appassiona davvero, trovi il tempo, trovi l’energia. Ho smesso di vedere il lavoro come un ostacolo e ho iniziato a vederlo come una parte del mio viaggio. A volte parto solo per un weekend, altre volte lavoro da remoto, ma ogni esperienza si trasforma in una storia da raccontare”

Tra le domande ricevute, una ha toccato un punto cruciale: come possiamo educare le nuove generazioni a vedere uomini e donne come pari? La mia risposta è stata chiara e diretta: "Dando loro l’esempio. Possiamo insegnare a parole, ma ciò che davvero conta è il modo in cui viviamo. Se un bambino vede un padre e una madre trattarsi con rispetto, crescerà con l’idea che l’uguaglianza è naturale. Se una bambina vede una donna che si fa valere senza paura, saprà che anche lei può farlo. Dobbiamo insegnare ai ragazzi che la forza non è dominio e alle ragazze che la gentilezza non è sottomissione. Il cambiamento parte da noi, ogni giorno." Ho visto occhi illuminarsi, pensieri mettersi in moto.

Ho voluto condividere con i presenti come per me rinnovarmi sia stata la chiave per la sopravvivenza. "Lungo un percorso professionale fatto di cambi di rotta. Per dieci anni, da manager in Confartigianato Bari e Monopoli, dove ho Imparato molte cose. Ho capito il vero valore del lavoro di squadra e dell'associazionismo e cosa significa combattere per degli ideali in cui si crede. Ho imparato che talento e creatività vanno di pari passo con sacrificio e dedizione". Poi, il passaggio ad un ruolo da dipendente, fino al ritorno al mio primo amore: il giornalismo. "Dal 2010 sono giornalista professionista, storyteller e promotrice del territorio". Un viaggio in continua evoluzione, perché reinventarsi non è solo possibile, ma necessario.

Il messaggio è arrivato forte e chiaro: smettere di cercare la perfezione. "La perfezione è un’illusione. Avere più fiducia in se stessi è il segreto. E soprattutto, non aspettare il momento giusto per vivere: il momento giusto è adesso. Non devi avere tutte le risposte, devi solo fare il primo passo e creare la tua strada. Ascoltare la tua voce interiore e seguirla. Il resto verrà da sé."

Il messaggio che ho lasciato potrebbe risuonare ancora tra le mura dello stabilimento: "La paura non scompare mai, ma il rimpianto di non averci provato è molto peggio. Non aspettate il momento giusto per essere voi stesse. Il momento giusto è adesso".

Bridgestone, da anni leader nel settore della produzione industriale, ha dimostrato con questa iniziativa il suo impegno nel valorizzare le persone e promuovere una cultura di diversità, equità e inclusione. L’equità e l’inclusione non sono solo progetti aziendali, ma fanno parte del DNA di Bridgestone e di chi ci lavora, un principio che si riflette ogni giorno nella vita delle sue persone.