Notte della Taranta, grandi emozioni a Melpignano
Edizione 2021 nel segno del Rock del maestro Enrico Melozzi. Con Madame, Il Volo ed Al Bano voce narrante
Questa è stata la Notte della Taranta di #apugliesearoundtheworld trascorsa nel backstage ad incontrare i grandi musicisti e protagonisti del festival della musica popolare salentina.
Ero follemente emozionata. Una sensazione che provo ancora adesso se ci ripenso.
L'edizione 2021 della Notte della Taranta è stata all'insegna del valore della libertà, della voglia di rinascere, del coraggio di andare in scena nonostante tutto e di suonare e far vibrare i tamburelli.
La forza ancestrale della pizzica e la bellezza della Puglia.
Come le notti estive che solo questa meravigliosa terra è capace di regalarci, unica e magica è stata per me e per altri 1000 fortunati, quella de La Notte della Taranta a Melpignano con tanto spettacolo e musica.
Questa edizione numero 24 sarà ricordata anche perchè ha riportato il pubblico in piazza nell'ex convento degli Agostiniani, dopo i mesi difficili del lockdown
La manifestazione si è aperta con la "pizzica della liberazione", un brano scritto dal maestro concertatore Enrico Melozzi, un inno in chiave rock, che porta il ritmo della terra salentina.
Intensa e appassionata la voce narrante di Al Bano insieme alle due orchestre: l'Orchestra Popolare La Notte della Taranta e l'Orchestra Notturna Clandestina.
Super ospiti il trio Il Volo, che si è esibito cantando in grico.
A fare da "padrona" sul palco è stata Madame, la più giovane maestra concertatrice, ha cantato e ballato, interpretando intensamente i brani della tradizione e il suo Marea, riarrangiato per l'occasione con innesti del brano salentino "Aaria caddhipulina".
Il concerto si è chiuso con la pizzica di Aradeo che mi ha emozionato tantissimo
E guardandomi intorno, si percepiva nell'aria la voglia di libertà, di rinascita e di ricominciare a vivere che riecheggiava nell'animo della gente incantata dalle sonorità, dalla bellezza delle luci ma ancora troppo timida per lasciarsi andare alla normalità.
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