“Art a Porter”: Luxury Bags da favola ispirate alla Puglia
Aggiornamento: 27 set
Vere e proprie "opere d’arte" di Luxury bags realizzate con elementi in 3D applicati su tutti gli accessori delle sue collezioni. Pop, ironiche e originali.
Le scarpe sono come gli amanti (scelti d’impulso). Le borse sono simili ai mariti: prima di sposarne uno ci si pensa un po’.
Se ci fermiamo a riflettere, una borsa può essere più utile di un marito (almeno di quello dell’era 2.0), non ci abbandona mai (nel momento del bisogno), si fa carico di tutto (senza lamentarsi), conquistando il ruolo di status-symbol tra gli “accessori” per le donne di tutto il mondo.
La citazione è della giornalista e critico d’arte Paola Jacobbi, che seguo con grande fervore e di cui condivido pienamente la filosofia di vita. Quello con le borse è infatti un rapporto duraturo, almeno nelle intenzioni. (Pazze per le borse! 2005).
E mentre nella testa risuona sempre la frase di mia madre “Che brutto carattere hai figlia mia” (riconosco persino l’intonazione della sua voce), mi chiedo come sia possibile che il talento innato di una donna nella scelta di una borsa, che rappresenta il suo alter-ego, il suo pronto soccorso, il suo tutto, vada a farsi benedire quando il braccio lo deve tendere ad un uomo.
Personalmente ho ingoiato tanti rospi nella mia vita, tra loro potrebbe esserci finito anche il principe azzurro (cit).
Ne ho baciati altrettanto, ma nessuno, ahimè, si è palesato tale.
Motivo per il quale da quando ho scoperto la “Lovely Prince Frog” di Annalisa Caricato ho ricominciato a credere nei miracoli guardandoli con una spiccata autoironia.
Insomma, una intraprendente timidona innamorata dell’amore, dalla apparente scorza dura ma con il cuore tenero.
Wow che figata! Le uniche parole che sono riuscita a pronunciare appena l’ho vista. Una “shop bag” dedicata a noi, dolci ultime romantiche del pianeta terra. Non è una borsa qualunque. E’ la favola.
Se non ne avete mai sentito parlare, urge fare un refresh sulle nuove tendenze del Brand di Luxury Bag ART A PORTER di Annalisa Caricato. Vi invito a curiosare tra le sue collezioni (www.annalisacariato.com) in cui propone borse con decorazioni 3D ricamate a mano e applicate su di esse, una ad una, dai maestri artigiani. Le sue borse sono interamente Made in Italy e realizzate in tutti modelli possibili per potersi sfiziare: crossbody, belt bag, small tote e shopping bag.
Sono stata letteralmente rapita dalla “Daisy Power” minibag. Solo indossandola ho compreso il vero significato di cosa vuol dire “incorporare un territorio” e crescere in un posto magico come la Puglia. Un campo di margherite, una distesa bellissima di fiori bianchi tra cui spunta un papavero. L'amore è come un fiore, va "annaffiato" ogni giorno, facendo sbocciare e poi fiorire una storia d'amore sincera dalle radici solide.
Annalisa è di Bari ma vive in Svizzera, dove si è trasferita, dopo aver visto sfilare le creazioni realizzate da lei per le maison di alta moda, nelle passerelle di mezzo mondo. Le sue borse parlano di Puglia che lei racconta in chiave “pop” con la genuina freschezza dei ricordi di una bambina cresciuta in questa terra.
Distese di margherite bianche, papaveri rossi, fichi d’India, piume di pappagallo, farfalle, soffioni, paesaggi notturni, splendide applicazioni floreali risplendono sulle borse della sua prima collezione. Ad ogni creazione è abbinata una T-shirt, a completamento di una storia, quella in cui una donna può perdersi senza bisogno di parole. Come nella "Lovely Prince Frog" in cui una principessa sognante prova a baciare un ranocchio, legando il tutto ad una storia appassionata. Decisamente la mia preferita!
Insomma con leggerezza e ironia, senti di poter conquistare il mondo, consapevole di indossare delle vere opere d’arte. E se il vostro intento è quello di lasciare una impronta, il risultato è assicurato.
Mi viene in mente un aneddoto di qualche anno fa quando ad interessarmi oltre che alla bellezza in sé della borsa era la sua capacità di contenerci il mondo, che consideravo allora tutto necessario.
Ad una vigilia di Natale avevo accettato il primo invito a pranzo, da parte dei genitori del mio fidanzatino di allora. Mia “suocera” in quella occasione mi regalò una borsa che apprezzai moltissimo e che ancora indosso. Quel regalo mi fece affiorare il pensiero positivo che lei avesse buon gusto e classe oltre al rispetto delle tradizioni tanto da cucinare i panzerotti per tutti. I panzerotti mi sono sempre piaciuti tantissimo e chi mi conosce sa che amo “fare la schiscetta” (omaggio del padrone di casa all'ospite speciale, con gli avanzi del pranzo) da gradire a colazione il giorno dopo (preferisco il salato al dolce). Per farla breve al momento dei saluti, sull’uscio della porta, la mia tanto amata suocerina, mi disse “questo è un pensiero per te”. In quel momento mi emozionai, pensai “oggi ho trovato la famiglia giusta per me”, esaudiscono i miei desideri senza nemmeno conoscermi.
Peccato però che al posto del tanto agognato piatto dei panzerotti ricevetti in omaggio il “sacchetto della spazzatura” da lasciare nel cassonetto sotto casa.
E’ bene tenere a mente, che “Gli unici uomini da rincorrere sono gli scippatori. E non è neanche detto, dipende dalla borsa”. (cit)
Per tutti i tuoi sogni del cassetto ti consiglio di visitare il profilo Instagram di Annalisa Caricato o la sua pagina Facebook e scegliere la tua bag preferita e di sfoggiarla, divertendoti con "stile".
Photo Credits Roberta Campanella
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